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1. La Tanaka è una polvere gialla che si ottiene dal tronco dell’omonimo albero, sfrengandone la parte interna contro una pietra fino ad ottenerne una polvere che mescolata con un po’ d’acqua, viene poi applicata sul viso. Secondo i Birmani, la Tanaka possiede più o meno qualsiasi tipo di proprietà benefica: purifica e rischiara la pelle, è anti-invecchiamento, lassativa, antinfiammatoria, antibatterica e protegge dal sole, e non c’è donna in Birmania (ma anche, molto spesso, uomo o bambino) che non ne faccia uso. Si applica sul viso creando delle strisce che fungono anche da make-up e abbelliscono. La trovate in qualsiasi negozio o mercato e a Bagan le è stato dedicato perfino un museo.

2. Strani versi…Se state camminando e iniziate a sentire degli strani versi che vi ricordano qualcuno che sta chiamando il suo gatto o che sta schioccando un bacio, non vi stupite troppo. I birmani usano questo suono per chiamare una persona e attirare la sua attenzione, nei ristoranti, bar o per le strade; lo schiocco entrerà quindi ben presto a far parte della colonna sonora del vostro viaggio, insieme a molti altri “rumori” non meglio identificati…

3. Le particolarità del traffico: Appena usciti dall’aeroporto, vi capiterà di fare la conoscenza con una delle caratteristiche più assurde del traffico birmano: auto con il volante a destra (come in Inghilterra), con guidatori che però guidano a sinistra! Un nonsenso che rende praticamente impossibile per i veicoli superare (solo in teoria, perchè poi lo fanno tutti comunque!) e aggiunge un pizzico di pepe (per usare un eufemismo) ai viaggi in macchina. La seconda caratteristica interessante, anzi incredibile per una città con più di 4 milioni di abitanti, è che a Yangon non ci sono motorini. Il traffico, come sempre nei paesi del Sud Est asiatico, è caotico: le auto malridotte, i vecchi autobus e furgoncini vari si destreggiano con grande inventiva tra le strade piene di buche della metropoli, ma i veicoli a due ruote sono del tutto assenti. Si dice furono vietati perchè una volta un alto ufficiale dell’esercito fu investito da un motorino….

4. Il betel: Cosa sono tutte quelle macchie rosse sulle pareti e sui pavimenti di strade, case e hotel? Forse sangue? No, si tratta semplicemente di betel, il passatempo preferito di tutti i birmani! Il betel è un miscuglio di noce macinata e idrato di calce che dovrebbe ridare energia quando si è stanchi. Tutti qui lo masticano (e sputano), e si vede: le bocche sono rosse e spesso manca qualche dente, e nell’aria c’è spesso l’odore inconfondibile di questo strano impasto. Noterete i baracchini che lo preparano un po’ ovunque e, se il vostro autobus fa continuamente soste incomprensibili, non vi allarmate, è solo perchè autista e passeggeri sono rimasti senza betel!

5. Dollari più che perfetti: I soldi, in Myanmar, sono una questione davvero complicata. Nel paese non ci sono sportelli Bancomat e le carte di credito sono del tutto inutilizzabili. Si può pagare solo in contanti, ma non qualsiasi tipo di contanti: devono essere dollari americani nuovi, anzi perfetti: non una spiegazzatura, né un taglietto, né una scritta, altrimenti le banconote vi verranno rifiutate sistematicamente.
E quando si tratterà di cambiare i vostri dollari in kyat, la valuta locale, portatevi dietro una valigetta o uno zaino, perchè vi daranno solo banconte da 1000 kyat, che equivalgono a circa 1 euro e a poco più di un dollaro.

6. Bizzarri luoghi sacri: In Myanmar, le pagode sono ovunque, e ce ne sono di molto strane; l’onnipresente Buddhasi manifesta ai suoi fedeli in molteplici e fantasiose sembianze, gigantesco, in piedi, steso, o con gli occhiali, come nella Shwemyetman Paya…Ma la palma di monumento più assurdo (ma fantastico) spetta senza dubbio alla Roccia d’Oro di Kyaiktiyo, uno dei luoghi più sacri di tutto il Myanmar. Un masso dorato appoggiato in bilico sull’orlo di un dirupo nello Stato di Mon, nel sud-est del paese. Un grande sasso avvolto da un’aura mistica, sospeso tra le nuvole sopra le verdeggianti pianure e adorato dalle centinaia di fedeli che ogni giorno si recano qui in pellegrinaggio. Purtroppo, a volte, il sacro masso è avvolto dalla nebbia, e allora bisogna usare l’immaginazione anche solo per capire dove ci si trova…
7. Dolci? No grazie, meglio una zuppa! A colazione vi piace mangiare un bel croissant sorseggiando un caffè, oppure gustarvi due fette di pane con la marmellata? Dopo pranzo non potete rinunciare a un pezzo di cioccolato? Tempi duri per voi, perchè i palati dei birmani sono abituati a ben altri sapori. Un esempio? La mohinga, zuppa di pesce con noodles, che si consuma a colazione. Il sapore un po’ forte potrebbe procuravi qualche dubbio all’inizio, ma poi ve ne innamorerete!
In Birmania comunque si può trovare una grande varietà di prodotti alimentari: frutta e verdura di tutti i tipi, pesce, carne…in particolare, i fritti e i cibi pieni di olio sono particolarmente apprezzati, così come l’aglio. Potete ammirare la piacevole confusione di un mercato mattutino in riva al Lago Inle, uno dei luoghi più magici di tutto il paese, dove gli abitanti dei villaggi delle montagne vengono a vendere i loro prodotti…la frutta è eccezionale e ci sono così tante varietà di verdure da poterne provare una diversa ogni giorno!

8. Larve prelibate: Sempre a proposito di cibo, se vi va di provare qualcosa di nuovo, perchè non iniziare dalle larve? Le preferite qui sono quelle delle canne di bambù, grasse e saporite. Le troverete esposte in bella mostra, ancora vive, tra i banchetti dei mercati. Noi non siamo state abbastanza coraggiose, ma siamo curiose di conoscere il parere di chi le ha provate…

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