ZAMBIA TANZANIA UGANDA KENYA

By 28 febbraio 2023 No Comments
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ZAMBIA TANZANIA UGANDA KENYA:
CALEIDOSCOPIO AFRICANO CON L’AEREO PERSONALE

speciale luglio – settembre 2023

14 giorni/ 13 notti

a partire da €15.800

 

1° giorno: Italia – Lusaka
volo di linea dall’Italia da definire, via scalo europeo o medio orientale, pernottamento in volo.

2°/3° giorno: Lusaka – Lower Zambesi
arrivo in tarda mattinata – primo pomeriggio a Lusaka e dopo aver recuperato il bagaglio e espletato le pratiche doganali incontro con il nostro pilota che ci farà anche da guida durante tutto il tour. Avere un’unica persona a cui fare riferimento, aggiunto al fatto di essere un gruppo molto piccolo, sarà di sicuro vantaggioso per l’esperienza dei partecipanti. Pur non potendo dare garanzia (gli imprevisti di ogni natura sono sempre dietro l’angolo), l’idea è che sarà Andrea Guerra il pilota/guida su questo viaggio. Con 23 anni di safari aerei attraverso l’Africa al suo attivo Andrea sarà ben felice di condividere con i partecipanti a questo viaggio tutta la sua esperienza e passione per l’Africa, per gli animali, e per i voli panoramici. In caso si dovesse trovare un sostituto, sarà uno dei suoi colleghi e soci namibiani che pure conoscono molto bene queste rotte. Si ritorna sul piazzale degli aerei per partire con quello che sarà il nostro aereo personale per i prossimi 13 giorni. Anche il fatto che l’aereo sia dedicato in maniera esclusiva al nostro gruppo è un grandissimo vantaggio. Sia perché in fase di pianificazione ci lascia la libertà di decidere gli orari dei voli in maniera che siano funzionali alle esperienze che andremo a fare a terra, sia perché durante il viaggio, nei limiti dettati dalla logistica, ci sarà quella flessibilità per cui se ci fosse un avvistamento particolarmente interessante nessuno dirà “dobbiamo andare”, perché l’aereo sarà sempre e comunque ad aspettarci. Da Lusaka il primo volo è breve, solo 30’ e subito ci troviamo in un luogo dal grande sapore Africano, il parco del Lower Zambesi. Posizionato lungo le rive del grande fiume Zambesi, che in questo tratto fa da confine tra Zambia e Zimbabwe, il parco è un bel mix di habitat ed opportunità. Facendo base al Potato Bush camp, un campo di buon-ottimo livello, sulle sponde del fiume, ed in una delle aree più produttive in quanto ad avvistamenti di animali, avremo modo in questi due giorni di partecipare a diverse attività di safari. Oltre ai classici safari in fuoristrada aperti, che indubbiamente consentono le maggiori probabilità di vedere animali, faremo una piacevole escursione in barca, lungo lo Zambesi, per godere anche del contesto incontaminato e suggestivo in cui siamo, e per chi si sentisse più attivo potremo fare sia un safari a piedi, che in canoa. Durante i safari a piedi l’attenzione è più concentrata sulle piccole cose, sulle tracce degli animali, è un modo per immergerci più direttamente nella natura, senza stare sempre seduti sul fuoristrada. Durante invece i safari in canoa la suggestione è altissima mentre navighiamo silenziosi lungo un ramo laterale dello Zambesi, tra avvistamenti di ippopotami, coccodrilli e con buona probabilità elefanti. Osservare l’Africa selvaggia che ci scorre di fianco da filo acqua, senza il rumore di un motore ma potendo ascoltarne ogni piccolo suono, è un’esperienza davvero unica. Sistemazione in camere doppie standard, pernottamento e prima colazione.

4°/5° giorno: Lower Zambesi – South Luangwa Valley

questa mattina faremo un ultimo safari sulla strada per la pista di atterraggio da cui poi decolliamo alla volta dell’aeroporto di Mfuwe, che raggiungiamo dopo 1h30’ circa di volo. Dalla pista di Mfuwe ci portiamo ai margini del parco del South Luangwa facendo 1h di strada percorsa più da persone a piedi ed in bicicletta che da macchina, attraverso quell’Africa rurale fatta di piccoli villaggi, mercatini ai bordi strada e tanta vita. Arriviamo così al Nkwali camp dove andremo a sistemarci per i prossimi due giorni. Siamo sempre in Zambia, e sempre lungo le sponde di un fiume (in questo caso il Luangwa appunto), ma l’ambiente è completamente diverso ed al tempo stesso molto suggestivo. Il fiume è più stretto ed è una lunga sequenza di banchi di sabbia dove centinaia di ippopotami e coccodrilli di scaldano al sole. Ai lati del fiume si sviluppano delle lagune laterali che nella stagione secca sono degli ampi prati dove numerosi animali vengono a brucare, bordati da grandi piante di mogano ed ebano africano. Questo parco è famoso per la grande popolazione di leopardi che trovano il loro terreno ideale per le imboscate al gran numero di impala e puku, le loro prede preferite. Non mancano anche i leoni ed i più rari licaoni, oltre ovviamente a tutte le varie specie di antilopi, zebre, giraffe ed i pachidermici elefanti. Saranno due giorni di safari dal grande sapore africano. Ci sistemiamo in un campo con chalet in muratura e tetto di paglia, aperti sul davanti per godere dell’invidiabile posizione lungo le sponde del fiume. Pensione completa e safari compresi.

6° giorno: South Luangwa – Arusha

questa mattina faremo un ultimo safari prima di fare ritorno all’aeroporto di Mfuwe. Da Mfuwe procediamo quindi per Songwe, in Tanzania, che raggiungiamo dopo circa 1h50’ di volo. La prima parte sarà sopra le vste distese di bush dello Zambia settentrionale, dove le tracce umane sono scarsissime. Ma non appena scolliniamo sopra le montagne che fanno da confine tra lo Zambia e la Tanzania, percepiamo subito di aver raggiunto un paese decisamente più popolato. Sotto di noi il bush lascia immediatamente il posto ad un susseguirsi di appezzamenti coltivati e piccoli villaggi. Un agricoltura di sussistenza, non certo estensiva, ma un territorio fortemente popolato. Atterriamo all’aeroporto di Songwe in Tanzania, per fare dogana, e quindi con circa 2h40’ finiamo la nostra giornata ad Arusha, nel nord della Tanzania. Arriviamo nel tardo pomeriggio, e questa tappa di nuovo della “civiltà” ci serve per spezzare un lunghissimo trasferimento, dando la mattina successiva il giusto spazio a quello che sarà un altro volo panoramico davvero spettacolare e poi l’icona dei safari, nel Serengeti. Ad Arusha ci sistemiamo in un lodge di buon livello, il Rivertree Country Inn, con sistemazione in garden rooms, e trattamento di pernottamento e prima colazione.

7°/9° giorno: Arusha – Serengeti
questa mattina dopo colazione ci trasferiamo all’aeroporto di Arusha, un vero e proprio hub dei voli che vanno nei parchi del circuito nord. Noi partiremo dallo stesso posto, ma lasceremo la rotta affollata e diretta, per goderci subito il privilegio di avere il nostro aereo personale con cui scorrazzare tra i cieli africani e farci un volo scenico davvero memorabile. Come prima cosa sorvoliamo il cratere del famoso Ngorongoro, una caldera larga 14 km al cui interno si è creato un ecosistema chiuso. Purtroppo la pressione umana è ormai quasi fuori controllo, per cui la scelta è di sorvolarlo ma non di andarlo a visitare a terra, riservandoci il tempo per altri safari in altre zone dove ci sia più una natura incontaminata. Sorvoliamo quindi l’Embakai, cratere di dimensioni minori che ospita al suo interno un piccolo lago verde smeraldo, molto suggestivo. E’ la volta quindi dell’Ol Doinyo Lengai, montagna sacra ai Masai, per i geologi occidentali vulcano di grande interesse grazie alla sua lava carbonitica, lava “fredda” che al contatto con l’umidità si ossida trasformandosi in materiale friabile biancastro. Volteggiare sopra la sua cima oltre al piacere di ammirarla da vicino ci darà anche modo di guardarci intorno e capire che cos’è realmente la rift valley africana: sotto di noi vediamo bene questa cicatrice geologica, con pareti quasi verticali, e poi in pianura una teoria infinita di crateri vulcanici, di dimensione molto variabili. Davvero un bel colpo d’occhio. Perdiamo quota rapidamente per portarci a bassissima quota sopra il lago Natron, per rimanerne colpiti dall’incredibile forma e colori del lago stesso. Sembra di essere su marte. Sullo sfondo rosso, a volte rosa, a volta bruno o violastro, si disegnano geometrie di sale, e possiamo ammirare alcune isole sempre di sale bianco, che sembrano quasi dischi volanti su questo paesaggio marziano. Ce lo lasciamo alle spalle e proseguiamo per andare a raggiungere le grandi distese del Serengeti, qui atterriamo in una pista sterrata nel nord del Serengeti. Il trasferimento verso il nostro campo sarà già un’ottima scusa per fare un primo safari e vedere subito tanti animali africani. Siamo in quello che chiamano settore di Lamai, la porzione del Parco del Serengeti tra il fiume Mara ed il confine con il Kenya e quindi il parco Masai Mara. Pranzo al campo e quindi un po’ di relax, prima di fare il safari vero e proprio del pomeriggio. Il giorno successivo avremo due safari, uno di mattina e uno di pomeriggio, per apprezzare appieno la suggestione del parco, con i suoi animali, i suoi grandi spazi, ed i suoi odori. C’è da dire che Serengeti diventa ogni anno di più visitato da molti turisti, ma le dimensioni, e comunque la sua bellezza ne fanno comunque una tappa direi obbligatoria per chi voglia fare dei safari africani. Durante i mesi estivi luglio – settembre questo dovrebbe essere un luogo ideale per poter osservare il famoso attraversamento del fiume Mara da parte delle grandi mandrie di gnu. Nulla di garantito, ma molto probabile. Preparatevi che assistere all’attraversamento del Mara da parte degli gnu è tanto uno spettacolo naturale indimenticabile per la concitazione del momento e le possibili scene di caccia da parte dei coccodrilli che catturano gli animali mentre attraversano, quanto un momento di umana follia con decine e decine di macchine che sciamano ai bordi del fiume per assistere a questo spettacolo. Per fortuna poi il Serengeti ha tanto altro da offrire, e quindi nel complesso sarà un’esperienza naturalistica davvero speciale. Sistemazione in campo tendato fisso di buon livello, pensione completa e safari compresi.

10°/11°° giorno: Serengeti – monti Virunga (trekking gorilla di montagna)/
dopo l’ultimo safari del mattino proseguiamo il nostro volo mettendo la prua a ovest. Sorvoliamo ancora una volta i paesaggi da “La mia Africa”, con le pianure e le colline del Serengeti punteggiate dai famosi kopje, isolati massi granitici che dominano il paesaggio. Raggiungiamo così Mwanza, sulle sponde del Lago Vittoria, dove facciamo carburante e dogana in uscita dalla Tanzania. Il volo successivo ci porta a sorvolare il grande lago Vittoria, secondo bacino d’acqua dolce naturale per volume al mondo, e dall’aria possiamo osservare alcune isolette che ne punteggiano la costa. Atterriamo quindi a Entebbe, dove facciamo dogana per entrare in Uganda, per poi proseguire per la destinazione finale della giornata. Sotto di noi per un po’ scorre la pianura dell’Uganda centrale, e quindi mano a mano che ci avviciniamo all’angolo sudoccidentale del paese ammiriamo le dolci colline completamente ricoperte da coltivazioni che fanno da base ai suggestivi monti Virunga. Un tempo vulcani attivi, oggi questi suggestivi coni sono completamente ricoperti dalla giungla equatoriale e dominano il paesaggio impreziosito anche dai numerosi laghetti che scopriremo ed ammireremo dall’aria poco prima di atterrare. Arrivati nella pista del villaggio di Kisoro prendiamo i mezzi che con due ore di strada ci portano nel nostro lodge alle pendici delle montagne. Qui la mattina successiva partiamo per fare il trekking alla ricerca dei gorilla di montagna. Un’esperienza unica, che da sola varrebbe il viaggio. Il trekking può risultare anche molto impegnativo, ma la soddisfazione e il fascino di poter stare a contatto con questi nostri lontani cugini (anche se solo per un’ora), giganti pacifici, e dalla loro straordinaria somiglianza nei gesti con noi umani, è una ricompensa appagante. E comunque la fatica per raggiungerli è parte dell’esperienza positiva, perché aumenta la soddisfazione quando li si raggiunge. Rientriamo al lodge e ci riposiamo per il resto della giornata, godendo del calore e comfort del lodge. Sistemazione presso il Nkuringo. Bwindi Gorilla Lodge, struttura di buon – ottimo livello, pensione completa. Un permesso per trekking ai gorilla per persona incluso.

12° giorno: Monti Virunga – Rift Valley
subito dopo colazione è tempo di ripartire, per una giornata lunga ma dal finale sicuramente ricco di fascino. Lasciamo i monti Virunga e in macchina facciamo rientro a Entebbe dove facciamo dogana in uscita. Riprendiamo l’aereo e decolliamo alla volta del Kenya. Prima tappa Eldoret sull’altipiano del Kenya, dove facciamo dogana in ingresso nel paese. A questo punto in volo raggiungiamo la Suguta valley, parte della grande Rift Valley africana, spettacolare regione vulcanica, testimonianza del lento allontanamento di due placche tettoniche che crea l’enorme cicatrice che dalla valle del Giordano arriva fino alla foce del fiume Zambesi in Mozambico. Intercettiamo così la porzione centrale di questa cicatrice, che in questo tratto prende il nome di Suguta Valley, spettacolare vallata dura, tra colate di lava nere, caldere vulcaniche, laghi alcalini e piccoli gruppi di dune di sabbia. Sarà nuovamente un volo davvero spettacolare, che ci godremo in totale libertà, andando a veleggiare con il nostro aereo sopra i punti più scenografici. Lasciamo la vallata alle spalle e scolliniamo sopra l’altopiano che sorvoliamo a bassissima quota. Davanti a noi una pista in terra battuta sperduta nella savana africana, atterriamo e parcheggiamo il nostro aereo sotto un acacia ad ombrello mentre un locale guerriero samburu viene ad accoglierci e ci carica insieme ai bagagli su una scassatissima, ma assolutamente in tema, Landrover ancora con le fiancate in legno. Il tragitto di circa un’ora per raggiungere il piccolo lodge sulle montagne è di per se un’esperienza. Scaliamo letteralmente la montagna, passando in mezzo a foreste di euforbia, di fianco a villaggi samburu. Volendo questa passeggiata si può tranquillamente fare a piedi, ed è una bella passeggiata. Raggiungiamo così il Desert Rose Lodge, struttura con soli 5 chalet in muratura e legno, con almeno due lati aperti sulla natura. Davvero un posto suggestivo e intimo. Questa è l’Africa vera e non turistica, lontani da tutti, ospiti della natura e dei samburu. Sistemazione in lodge di buon livello, pensione completa ed attività comprese.

13° giorno: Jomson – Pokhara – Kathmandu

Dopo la colazione visitiamo uno dei siti UNESCO maggiormente preservati, Bhaktapur. Qui si può ammirare lo stile architettonico newari, maestri nell’intaglio del legno. Nel sito non possono circolare l macchine fortunatamente e quindi si possono godere in tutta tranquillità i diversi edifici che si trovano nell’area. Ci sarà anche il tempo di passeggiare per le varie stradine dove si affacciano diversi che vendono prodotti dell’artigianato locale, come la carta fatta a mano, la ceramica, i dipinti….da non perdere la piazza dove si trovano i torni utilizzati per la lavorazione dell’argilla e dove poi vengono sistemati gli oggetti ad asciugare. Al termine dell’escursione, rientro a Kathmandu. Cena di arrivederci, con spettacolo di danze folkoristiche. Al termine rientro in hotel per il pernottamento.

14° giorno: Italia
arrivo in Italia, fine dei nostri servizi. In una spedizione di questo tipo, che abbraccia paesi africani ancora controllati da una forte burocrazia, dovendo affrontare oltre 6 passaggi doganali, la pazienza è d’obbligo. Non dimentichiamoci che siamo in Africa, e che l’unica chiave di successo per apprezzare un viaggio del genere è dilatare la variabile temporale e focalizzare l’attenzione sulle piccole esperienze ed avvenimenti che caratterizzeranno il nostro cammino. Oltre a questo la variabile meteo, viste le montagne e le regioni remote che raggiungeremo, sarà un fattore determinante, per cui ritardi o cambi di programma saranno possibili.

La quota comprende:
- 12 giorni di safari aereo come da programma con pilota/guida parlante italiano-inglese
- soggiorni in sistemazione doppia in lodge, campi tendati fissi o hotel come da programma
- i pasti come da programma
- un permesso per il trekking ai gorilla per persona (valore USD 700)
La quota non comprende:
- volo di linea internazionale Italia- Lusaka // Nairobi – Italia
- i visti di ingresso (ottenibili sul posto, indicativamente 50-60USD per persona)
- le tasse passeggeri aeroportuali
- la quota di iscrizione (Euro 50)
- i pasti dove non specificato
- le bevande
- le mance
- i facchinaggi
- eventuali attività extra
- tutto quanto non specificato in “La quota comprende”